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lunedì 30 aprile 2012

Pensieri di mamma

Non so bene che tono dare a questo mio intervento perchè vorrebbe suonare sia come un consiglio sia come una critica, ma a 3 settimane dall'arrivo del nostro extraterrestre sulla Terra non posso non esimermi dal manifestare alcune idee e impressioni che mi sono fatta in questa ancora piccola parentesi di maternità.
Mi spiace spaventare le future mamme e anzi spero che abbiano tutte i nervi più saldi dei miei, ma i primi giorni a casa con il proprio bambino sono di uno smarrimento totale: non hai ancora ben realizzato il compito che ti aspetta e ci si sente persi dopo il rassicurante clima dell'ospedale in cui ogni emergenza può essere fronteggiata e gestita al meglio.
Inizia un percorso di adattamento e conoscenza tra i genitori e il bambino carico di ansie e timori, soprattutto per la madre che allatta e che sa che la salute del proprio piccino dipende esclusivamente da lei.
La prima critica, dunque, la faccio a tutti coloro che sponsorizzano con eccessivo fervore l'allattamento al seno, dipingendolo come un gesto fatto esclusivamente d'amore e affetto. Falso!!! Nutrire al seno il proprio bambino è sicuramente appagante per la madre, ma molto faticoso sia dal punto di vista fisico che mentale e il fatto che questa informazione non passi o sia marginalmente citata secondo me produce un grosso danno alle donne che, a differenza mia, magari non possono contare su un sostegno esterno. L'allattamento richiede una corretta alimentazione da parte della madre e vi posso assicurare che i primi giorni a casa non si ha nemmeno il tempo di lavarsi la faccia ... figuriamoci preparare un sano pranzetto! Anche il papà è parecchio sballottato, tra incombenze burocratiche, acquisti dell'ultimo minuto e timori che la mamma non si riposi abbastanza. Se poi alla stanchezza fisica aggiungiamo quella emotiva e che, nel mio caso, ha fatto esplodere angosce e preoccupazioni che durante la gravidanza ero riuscita a dominare, la frittata è fatta ... lacrimoni a non finire!!! Normale depressione post-partum direte voi ... certo, tutto regolare, ci può stare, ma l'importante è imparare a gestirla perchè il neonato percepisce a pelle l'inquietudine di chi lo circonda e l'assorbe come una spugna con il risultato che anche lui sarà più nervoso e irritabile e non farà che rimbalzare di nuovo queste sensazioni su di voi.
Se c'è una cosa che ho capito in queste 3 settimane è che non c'è niente di peggio di una mamma insicura e dubbiosa, continuamente all'allerta, esposta a mille campane e incerta su quale seguire. 
Care mamme, l'insegnamento migliore ve lo possono dare i vostri figli, osservando attentamente il loro comportamento e il loro modo di relazionarsi con voi e il mondo esterno. Mettiamo per un attimo da parte i consigli e gli ammonimenti di associazioni, esperti e riviste perché tutto quello che potranno dirvi si riferirà sempre e solo all'universo del bambino in generale e non al vostro.
Il ciuccio è sconsigliato nelle prime settimane perchè potrebbe compromettere l'allattamento? Benissimo, ma allora è giusto che il bambino usi la mia tetta come ciuccio, per calmarsi invece che per nutrirsi? Se l'istinto del neonato è quello di aprire la bocca e se la risposta di mamma è sempre quella di offrire il seno, come imparerà a distinguere la fame da altre esigenze? Chi sostiene l'allattamento a richiesta senza alcuna interferenza di ciucci e biberon abbia almeno il coraggio di dire alla madre che almeno per un mese sarà completamente schiava del suo bambino!!! 
A proposito di biberon ... questo oggetto del demonio su cui i sostenitori dell'allattamento al seno si scagliano come iene perchè legato all'idea di latte artificiale e residuo di un'epoca non troppo lontana in cui le madri rivendicavano il loro diritto di continuare a essere ancora donne ... io capisco che il latte materno sia nutrizionalmente più indicato per la dieta del bambino, ma come si devono sentire tutte quelle donne che per vari motivi ricorrono al latte artificiale o che si tirano il proprio e lo offrono con il biberon? Nessuno le accuserà mai apertamente, ma sono pronta a scommettere che ognuna di loro avverte un sottile e persistente senso di colpa per aver fallito in quello che viene considerato il primo compito di una madre.
Non sono d'accordo con questo atteggiamento perchè ogni madre deve sentirsi libera di compiere le scelte che ritiene più giuste per il proprio figlio, senza subire condizionamenti dal mondo esterno, soprattutto nella fase di ambientamento e adattamento reciproco dei primi mesi. Impegnati come siamo a perseguire il benessere del bambino, ci dimentichiamo della serenità e della tranquillità della madre.
Mi viene in mente un libro letto durante la gravidanza della filosofa francese Elizabeth Balinter: "Mamme cattivissime?" edito da Corbaccio (qui il link al sito della casa editrice) vuole essere un'accusa verso il modello di donna che oggi la società propone, una donna che dovrebbe diventare una madre perfetta in una realtà che però a ben vedere oggi la sottopone a innumerevoli pressioni (la gestione della casa, il lavoro precario ...). 



Io rivendico il diritto di essere una madre imperfetta, disposta a imparare ogni giorno, una madre che prova a rendere felice il proprio figlio, magari anche sbagliando o non adeguandosi a quelli che sono i modelli oggi più in voga, una madre che vuole pensare ancora a se stessa, ai suoi sogni e ai suoi obiettivi, al benessere della sua vita di coppia.
Solo così, credo, la maternità potrà essere quell'avventura meravigliosa di cui si sente tanto parlare, quello splendido viaggio di scoperte, vittorie e insuccessi che ogni famiglia vive sulla propria pelle.
Questa è la madre che vorrei essere ... in quello che è il mestiere più bello e difficile del mondo, come questa splendida pubblicità della Procter and Gamble, su sottofondo di Ludovico Einaudi, ha realizzato in occasione dei giochi di Londra 2012.


PS: chiedo scusa se qualcuno potrà sentirsi offeso dalle mie parole. Ciò che ho scritto è frutto di una riflessione personale dalla quale ognuno potrà giustamente dissociarsi. Sarò felice di sentire i vostri pareri se avrete piacere.

1 commento:

  1. Non avendo ancora provato l'esperienza in prima persona, ho poco da dire, peró mi piace quello che hai scritto: sincero, diretto, profondo e personale, in un modo che solo tu sai fare!
    Se un giorno avrò un figlio di sicuro rileggerò le tue riflessioni e sarò piu preparata all'evento!

    Bellissimo video, ottima scelta musicale! ;)
    Un bacino a tutti e 3!

    Aleina

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