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lunedì 11 marzo 2013

Ce la faccio! Consigli di sopravvivenza per mamme

Benedetto, benedetto asilo! Quando Ale gode di buone salute e per sette ore al giorno vive, gioca e dorme lontano da casa, io riprendo i miei spazi, leggo articoli in arretrato, consulto con calma la posta, mi metto perfino a cucinare. Alla fine mi manca e non vedo l'ora di riabbracciarlo e le ore che ci separano dalla nanna sono un piacere!
Ma, c'è sempre un ma ... a volte questa magnifico equilibrio si spezza, Ale perde la sua battaglia con i virus di turno, cominciano le prime notti in bianco e le settimane diventano interminabili.
Ora che il nanetto si muove velocemente e cerca di intrufolarsi in tutti gli angoli della casa, stargli dietro è davvero dura e a fine giornata le forze sono davvero poche.
Servono strategie di sopravvivenza, piccole tattiche quotidiane che, se non risollevano le energie, per lo meno ci aiutano ad arrivare interi all'ora di cena, quando il papà ritorna a casa e io posso tirare un attimo il fiato.

Ecco le armi nell'arsenale di mamma:

- organizzazione fin dal mattino: sveglia puntata sull'orario del papà, via di corsa in bagno per essere già  pronta quando il pupo si sveglia. Sì, diciamolo, non sono proprio dei risvegli rilassanti e rallentati, ma una mamma sa quanto sia preziosa una doccia ... riuscire a pianificarla non è cosa da poco!

- coinvolgere il pupo nelle piccole attività domestiche: rifare il letto, passare l'aspirapolvere, stendere il bucato ... tutto è più facile se riuscirete ad attrarre il piccolo  in modo da non doverlo inseguire per tutta la casa. Fate in modo che sia lui a seguirvi!

- rituale della nanna consolidato: potrà volerci un po', ma se il pupo impara a riconoscere il momento dei riposo sarà più facile metterlo a dormire. Il mio consiglio è di aiutare il bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino, magari con un oggetto a cui possa affezionarsi e che lo consoli nei momenti di difficoltà. Tutto questo non vi farà guadagnare ore di sonno, ma ruberà meno tempo nella fase dell'addormentamento.

- un valido aiuto quando possibile: siamo mamme, siamo in gamba, ma non siamo invincibili. Se pensiamo di non farcela più, se ci serve un quarto d'ora d'aria chiediamo appoggio a qualcuno ... nonni, zii, amici, vicini di casa fidati. 

- fate del congelatore il vostro miglior amico: non sempre mi è possibile preparare sul momento pranzo e cena, soprattutto quando il pupo mi gira tra i piedi tutto il giorno, e per questo motivo cerco di fare delle porzioni extra da poter congelare e usare nei momenti di emergenza. Non sarò la regina dei fornelli, ma riesco a preparare il pasto del pupo in pochi minuti.

- un bel respiro e via: non sono propriamente una mamma paziente, ci provo, ce la metto tutta, ma a volte la stanchezza prende il sopravvento! Bene, siamo mamme anche per sbagliare, l'importante è non fare sempre lo stesso errore. D'altronde crescere un figlio non è forse il compito più grande di tutta la vita? Soprattutto nei progetti più importanti è facile inciampare! Detto così anche il più assillante capriccio sembrerà cosa da poco.

Questo post partecipa al blogstorming.

2 commenti:

  1. il primo punto è un obiettivo, ancora ci sto lavorando! Il secondo è da sempre così e il terzo è la pura verità, se solo potessi approfittarne di più degli aiuti! Il quarto punto vorrei potesse essere così ma il mio congelatore è davvero minuscolo e tra l'altro necessiterebbe di una ripulita, c'è più ghiaccio che cibo. Riguardo all'ultimo a volte è il più difficile!

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  2. Sì, è vero ... il primo punto non sempre si realizza! Ma è un'arte che s'impara! Anche io ero poco amica del congelatore ... a volte mi sono dimenticata perfino cosa contenesse! Ora è un valido alleato!

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